Proseguono le iniziative per il programma di Corporate Venture Capital (CVC) di A2A dedicato all’innovazione con investimenti in nuove startup che propongono soluzioni dedicate allo storage, alla transizione energetica e alle energie rinnovabili.
La nostra prescelta è Energy Dome, una startup italiana fondata nel 2019 e operante nel settore dello stoccaggio di energia elettrica su larga scala e lunga durata che ha brevettato una nuova batteria basata sul ciclo termodinamico e sull’utilizzo dell’anidride carbonica, la CO2 Battery. Si tratta di una soluzione ad elevata efficienza e durata che può ottimizzare l’accumulo e l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili.
La tecnologia introdotta dalla startup permette di stoccare grandi quantità di energia, nell’ordine delle centinaia di MWh, e mira ad affiancare impianti eolici e fotovoltaici o sistemi per la produzione di idrogeno verde. Nello specifico, la CO2 Battery consente di accumulare energia solare ed eolica nei momenti di eccesso con durate di accumulo fra 4 e 24 ore per poi rilasciarla quando la richiesta di produzione si intensifica maggiormente, consentendo così all’energia di essere dispacciabile 24 ore su 24.
Energy Dome, a differenza di un sistema termochimico, come quello delle batterie al litio, utilizza macchine in grado di comprimere la CO2 fino a 65 atmosfere al fine di trasformarla in stato liquido e far sì che l’energia spesa sia conservata in maniera efficiente. La CO2, infine, viene rigassificata, ri-espansa in una turbina per restituire alla rete la corrente assorbita dalla rete stessa e reimmessa in un serbatoio, il “dome”. Così facendo il processo di erogazione della corrente elettrica può avvenire per tutta la giornata superando i limiti del fotovoltaico ed eolico la cui produzione di elettricità dipende dalla presenza della sorgente naturale.
A dimostrazione della portata innovativa della soluzione proposta dalla startup, a fine novembre Energy Dome ha chiuso un round di finanziamento da 10 milioni di euro e questo ha permesso di accelerare così lo sviluppo del primo impianto CO2 Battery su scala commerciale.
Il round di finanziamento, che ha riscosso un notevole successo, è stato guidato da 360 Capital, attraverso il fondo di investimento dedicato di A2A focalizzato sulla transizione energetica, al quale si sono uniti altri investitori, tra cui il programma Sustainable Impact Capital di Barclays, una sezione di Barclays che investe in aziende ad alto impatto ambientale, Novum Capital Partners, un multi-family office e Third Derivative, un acceleratore di clean tech startup americano.
In parallelo alla chiusura dell’aumento di capitale, A2A ha sottoscritto un Memorandum of Understanding con Energy Dome per la realizzazione del primo impianto su scala commerciale di 20MW/100MWh e quindi per l’implementazione iniziale delle prime batterie a CO2 in Italia. Il primo impianto di questo genere sorgerà in Sardegna con una taglia di 2,5MW/4MWh, ma sarà progettato per consentire future espansioni di capacità.
Noi di A2A crediamo molto nella soluzione proposta dalla startup, la CO2 Battery potrà, infatti, consentire un maggiore utilizzo di energia rinnovabile nel mix energetico e parallelamente soddisfare la crescente necessità di stoccaggio di energia richiesta dal mercato, contribuendo così alla transizione ecologica, tema a cuore del Gruppo.
Inoltre, l’accordo ed il sostegno alla startup Energy Dome e a quanto mira a realizzare consentono a noi di A2A di contribuire al raggiungimento di 3 dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) dettati dall’Agenda 2030: