COMAU, nata nel 1970 come Consorzio Macchine Utensili, è ora leader mondiale nel campo dell’automazione industriale combinando soluzioni ingegneristiche innovative con tecnologie abilitanti e un’automazione facile da usare.
Tramite il concetto di HUMANufacturing – collaborazione tra uomo e macchina – l’azienda esprime la sua forte visione della fabbrica moderna in cui le persone sono al centro del processo di produzione ed interagiscono con gli altri elementi del processo di automazione grazie a robot collaborativi e alle tecnologie digitali.
Il loro percorso verso l’innovazione, quindi, consiste nell’uscire dagli schemi convenzionali, esplorare nuove aree di sviluppo e operare con coraggio e fantasia.
Una delle ultime innovazioni, prodotta e commercializzata da COMAU, in partnership con ÖSSUR, leader nel settore dei dispositivi ortopedici non invasivi, e IUVO, spin-off dell’Istituto di BioRobotica specializzata in tecnologie indossabili, è il MATE.
Si tratta di un’innovativa tecnologia indossabile creata per supportare gli operatori al lavoro, un esoscheletro che utilizza una struttura avanzata da applicare agli arti superiori in grado di assicurare a chi lo indossa un sostegno estremamente efficace, senza uso di batterie, motori elettrici o altri dispositivi spesso soggetti a guasti.
La salute e la sicurezza degli operatori sul lavoro è un tema che sta molto a cuore a noi di A2A, siamo, infatti, costantemente alla ricerca di soluzioni innovative e rivoluzionarie che possano avere un reale e significativo impatto sulle persone e sulla loro vita di tutti i giorni.
È proprio per questo motivo che abbiamo deciso di avviare una sperimentazione volta ad identificare i potenziali casi d’uso per gli esoscheletri al fine di migliorare la qualità delle condizioni di lavoro degli operatori.
In particolare, l’iniziativa è stata rivolta all’ambito della raccolta rifiuti e dell’igiene urbana per ridurre lo stress fisico dei lavoratori dovuto ad operazioni ripetute e prolungate nel tempo associate a carichi rilevanti durante la raccolta rifiuti e lo spazzamento.
La prima fase della sperimentazione ha avuto come oggetto le attività di raccolta rifiuti e di igiene urbana, mentre a seguire è stata valutata la possibilità di utilizzo dell’esoscheletro durante l’espletamento delle operazioni di manutenzione in officina dei veicoli della flotta AMSA.
La sperimentazione si è svolta alternando fasi di training degli operatori all’utilizzo dell’esoscheletro con fasi di test sul campo. A seguire sono stati analizzati i dati raccolti, grazie all’applicazione di diverse tipologie di sensori e di test qualitativi, al fine di definire l’effettivo beneficio prodotto.
Con questo sistema è possibile, quindi, ridurre lo sforzo muscolare del lavoratore e migliorarne la postura, salvaguardare la sua salute, prevenire infortuni e abbattere i tempi del ciclo operativo.
L’analisi dei risultati della sperimentazione ha fatto emergere che, per quanto l’utilizzo dell’esoscheletro abbia prodotto alcuni benefici misurabili sugli operatori, non è «in target» con le applicazioni relative alla raccolta rifiuti e allo spazzamento che ci siamo proposti di testare. La sfida è quindi quella di puntare sui benefici significativi e misurabili riscontrati nel caso di utilizzo dell’esoscheletro per le operazioni svolte in officina sugli automezzi. Questo poiché questa specifica tecnologia consente di svolgere attività over-head (sopra la testa) con maggiore facilità e di sostenere la postura per tempi prolungati.