Le onde di piena sono fenomeni naturali che si verificano quando piogge abbondanti si concentrano in brevi periodi di tempo e, a causa del cambiamento climatico, stanno diventando sempre più frequenti e intense. L’acqua che scende velocemente verso la pianura trasporta con sé detriti e sedimenti che possono bloccare le opere di presa, causando perdite di risorse idriche e danneggiando l’impianto quando i materiali solidi arrivano alla turbina. Oltre ai danni agli impianti, questi fenomeni rappresentano anche un potenziale rischio per la sicurezza delle valli sottostanti, soprattutto in caso di eventi estremi non previsti. Fino ad oggi la previsione delle onde di piena è stata effettuata attraverso l’osservazione del quadro meteorologico e la grande esperienza degli operatori presenti in campo.
Per affrontare le problematiche legate alle onde di piena, è stata avviata una sperimentazione in collaborazione il team Innovazione e MiPU, una startup di Brescia esperta nell’applicazione di tecnologie predittive e di intelligenza artificiale applicata ai processi industriali. Il cuore della soluzione è un algoritmo di rete neurale (Artificial Neural Network) che utilizza dati meteorologici, come pioggia, vento e altri parametri atmosferici, per prevedere con precisione l’arrivo e l’intensità delle onde. Il modello è in grado di stimare l’arrivo di un’ondata di piena fino a 48 ore prima, offrendo così un margine di intervento sufficiente per gestire il fenomeno estremo. La rete neurale, tra l’altro, grazie alla sua capacità di apprendere dai dati storici, migliora continuamente la sua precisione, rendendo il sistema sempre più affidabile.
I test sono stati effettuati sui nostri impianti idroelettrici in Valcamonica, presso i bacini di Dezzo e Roasco d’Eita, con diverse cadenze temporali: 48, 24 e 12 ore di anticipo, su 10 fenomeni atmosferici che si sono verificati tra fine settembre e dicembre 2024. I risultati hanno dimostrato che il modello di previsione è affidabile, con un errore di previsione sul tempo di avvio dell’evento trascurabile. Questo potrebbe permettere agli operatori di intervenire tempestivamente per gestire al meglio l’esercizio degli impianti e avviare le operazioni di messa in sicurezza delle comunità circostanti. Inoltre, grazie alla scalabilità del sistema, il modello è applicabile anche ad altri bacini idroelettrici, rendendo possibile estendere facilmente l’uso della tecnologia. Questo progetto rappresenta un passo fondamentale verso la creazione di un sistema energetico più resiliente e sicuro, rispondendo concretamente alle sfide dei cambiamenti climatici. Investire in tecnologie avanzate come questa è essenziale per garantire una gestione ottimale delle risorse idriche, la protezione delle comunità e la sicurezza degli impianti idroelettrici, contribuendo alla costruzione di un futuro più sostenibile.
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